venerdì 30 ottobre 2009
Gioco online
dovete giocare a questo gioco e troppo bello!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1http://www.travian.it/
giovedì 29 ottobre 2009
mercoledì 28 ottobre 2009
Storia
Piccolo riassunto di pagg. 10 e 11
LA RELIGIONE E I MITI
I Greci erano un popolo politeista cioè credevano in più divinita.
I Greci pensavano anche che gli dei abitavano sul Monte Olimpo e avvessero sembianze umane; cioè litigavano, facevano dispetti, si innamoravano, erano vendicativi oppure generosi.Però diversamente dagli uomini erano immortali.
Il rapporto dei Greci con le divinità era molto stretto e a essi offrivano doni e sacrificavano animali, costruivano bellissimi templi e organizavano feste in loro onore aspettandosi in cambio; prottezione ed evitare punizioni o calamità.
GLI ORACOLI E LE FESTE SACRE
Per i Greci era molto importante poter contare sull'aiuto degli dei in ogni circostanza, infatti i sacerdoti e le sacerdotesse consultavano gli oracoli guardando il volo degli uccelli o le viscere degli animali sacrificati e ne traevano segni di benevolleza o meno degli dei.
I responsabili degli oracoli erano tenuti in grande considerazione, e l'oracolo più importante era la Pizia e quando veniva interpellata la pizia il sacerdotte o la sacerdottesa andava in uno stato di incoscienza urlava e mormorava le risposte che gli altri sacerdotti dovevano interpretare.
Alle divinità erano anche dedicati giorni di festa, in cui si tenevano processioni e gare sportive.
I luoghi dove si svolgevano le feste erano grandi santuari, ampi spazi sacri in cui sorgevano templi, teatri, palestre e luoghi di ristoro.
martedì 27 ottobre 2009
lunedì 26 ottobre 2009
sabato 24 ottobre 2009
questi li faremo presto
Roma
Roma
Al Tevere i Romani attribuivano carattere sacro, di conseguenza ... biblioteche romane sono: la ... Archeologia e Storia ... internazionale , storia ...http://www.wikipedia.it/
Salvatore
-Pierino, la parola ERRORE si scrive con due R e non con unarore !
-Ma maestra se la scrivo con 2 R, che errore è?
venerdì 23 ottobre 2009
trappole mentali
indovinate il mio di indovinello!!!! il titolo è caos mentale
Alcune svedesi sono casalinghe e alcune italianesono farmaciste more.
Inoltre alcune francesi sono segretarie non sono farmaciste.
Alcune segretarie francesi sono more.
Le casalinge non sono farmaciste e non sono segretarie.
Alcune francesi non sono casalinghe.
Dunque nessuna casalinga svedese è segretaria.
è VEROo falso?
NON LO INDOVINERETE MAI!!!!!
Alcune svedesi sono casalinghe e alcune italianesono farmaciste more.
Inoltre alcune francesi sono segretarie non sono farmaciste.
Alcune segretarie francesi sono more.
Le casalinge non sono farmaciste e non sono segretarie.
Alcune francesi non sono casalinghe.
Dunque nessuna casalinga svedese è segretaria.
è VEROo falso?
NON LO INDOVINERETE MAI!!!!!
giovedì 22 ottobre 2009
Buona lettura.
LA CITTA' STATO
Tutti i greci ,accumunati da lingua ,religione e costumi, condividevano l'ideale di grecità, ma vivevano in città-stato indipendenti e la loro lealtà andava al loro stato, o polis.
Più di uno stato , essa era un corpo vivente di cittadini , quasi un club- ma per soli uomini.
Le donne, gli schiavi e gli stranieri ne erano esclusi. Molte di queste comunità erano così piccole che i cittadini si conoscevano tutti.
ATENE E SPARTA
Sebbene si alleassero contro i comuni nemici, le due più grandi città greche erano acerrime rivali. Atene era il centro culturale del mondo greco: democratica tollerante, intellettualmente curiosa. Sparta ,invece, apparteneva a una tradizione più antica , autoritaria, militarista, con un'enorme sottoclasse di iloti, veri e propri schiavi dello Stato. Sparta aveva l'esercitopiù formidabile, Atene la marina migliore.
LA DEMOCRAZIA ATENIESE
L'Atene classica la più grande delle città -stato, ebbe il primo governo democratico al mondo. Tutti i cittadini maschi adulti potevano votare , parlare all'Assemblea, eleggere i ministri e prendere parte al governo. L'esempio della democrazia ateniese fu seguito da molte città-stato entro l'area di influenza di Atene. Altre invece guardavano a Sparta , governata da un re e dai nobili.
LE GUERRE PERSIANE
Nel 490a.C. Atene sconfisse gli invasori persiani a Maratona , a 37 Km. da Atene. Dieci anni dopo i persiani tornarono con forze maggiori. Atene e Sparta si unirono per guidare una coalizione di città-stato greche, sconfissero la flotta persiana a Salamina nel 480 a.C. e l'esercito persiano a Platea nel 479a.C. il loro successo decretò l'ascesa di Atene.
domande stupide
ma chi e che scrive la storia ? nn si capisce piu nnt ma invece di perdere tempo a scrivere perche nn vi fate i compiti .
Basta noi la storia la sappiamo e se n la sappiamo la guardiamo sul libro questo e tutto baci silvia
Basta noi la storia la sappiamo e se n la sappiamo la guardiamo sul libro questo e tutto baci silvia
domande stupide
ma chi e che scrive la storia ? nn si capisce piu nnt ma invece di perdere tempo a scrivere perche nn vi fate i compiti .
Basta noi la storia la sappiamo e se n la sappiamo la guardiamo sul libro questo e tutto baci silvia
Basta noi la storia la sappiamo e se n la sappiamo la guardiamo sul libro questo e tutto baci silvia
Guerre persiane [modifica]
Negli anni successivi, Atene viene attaccata come tutta la Grecia dall'Impero persiano. Nel 490 la flotta persiana sbarca in Eubea e tenta di assediare Atene. La città chiede aiuto a Sparta ma rimane sola. Gli ateniesi, non si scoraggiano e a Maratona in una epica battaglia riescono a sconfiggere e a ricacciare in patria i persiani. Qualche anno dopo, il re Serse sbaraglia i greci alle Termopili e assedia Atene. Gli abitanti riescono a rifugiarsi a Salamina ma la città è distrutta dai persiani. Sotto la guida di Temistocle, gli ateniesi riescono comunque a sconfiggere i persiani e a ricostruire la loro città.
Negli anni successivi, Atene viene attaccata come tutta la Grecia dall'Impero persiano. Nel 490 la flotta persiana sbarca in Eubea e tenta di assediare Atene. La città chiede aiuto a Sparta ma rimane sola. Gli ateniesi, non si scoraggiano e a Maratona in una epica battaglia riescono a sconfiggere e a ricacciare in patria i persiani. Qualche anno dopo, il re Serse sbaraglia i greci alle Termopili e assedia Atene. Gli abitanti riescono a rifugiarsi a Salamina ma la città è distrutta dai persiani. Sotto la guida di Temistocle, gli ateniesi riescono comunque a sconfiggere i persiani e a ricostruire la loro città.
Nel mito
Atene fu fondata da due dei: Poseidone e Atena, i quali però successivamente iniziarono a litigare su chi di loro avrebbe dovuto dare il proprio nome e la propria protezione alla città: le due divinità decisero di mettersi al giudizio degli ateniesi: Poseidone donò loro del sale e un toro e promise il suo appoggio in battaglia. Atena invece offrì un magnifico ulivo e promise agli abitanti il dono della saggezza, dell'intelligenza e della pace. Gli ateniesi, dopo una lunga discussione decisero di affidarsi proprio ad Atena, da cui derivò il nome. Atena nominò primo re l'egiziano Cecrope che era mezzo uomo e mezzo serpente. Atene venne governata poi da dieci re (umani), tra cui Teseo e l'ultimo Codro, che avendo saputo dall'oracolo di Delfi che i dori che stavano assediando Atene avrebbero perso solo se lo avessero ucciso, si intrufolò di nascosto fra i nemici e questi scambiandolo per una spia lo uccisero.
Nella storiografia
Atene fu fondata da due dei: Poseidone e Atena, i quali però successivamente iniziarono a litigare su chi di loro avrebbe dovuto dare il proprio nome e la propria protezione alla città: le due divinità decisero di mettersi al giudizio degli ateniesi: Poseidone donò loro del sale e un toro e promise il suo appoggio in battaglia. Atena invece offrì un magnifico ulivo e promise agli abitanti il dono della saggezza, dell'intelligenza e della pace. Gli ateniesi, dopo una lunga discussione decisero di affidarsi proprio ad Atena, da cui derivò il nome. Atena nominò primo re l'egiziano Cecrope che era mezzo uomo e mezzo serpente. Atene venne governata poi da dieci re (umani), tra cui Teseo e l'ultimo Codro, che avendo saputo dall'oracolo di Delfi che i dori che stavano assediando Atene avrebbero perso solo se lo avessero ucciso, si intrufolò di nascosto fra i nemici e questi scambiandolo per una spia lo uccisero.
Nella storiografia
Alessandra Amoroso
Alessandra Amoroso: Da qui
Da qui sento che la nostra lontananza e una domanda senza risposta come la tua pelle sempre pura fresca come l'aria,ma c'è un deserto troppo arido e di silenzio che ha preso il posto al sentimento sono errori che ti ho nascosto credo,da qui sento che non c'è niente che mi possa consolare almeno per finta che l'amore poi vince sai con tutti i brividi e le emozioni che l'amore poi vince,ma dove sei ma e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui ma dove sei e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui da qui sento che emozioni non ne ho come in una strada senza uscita perchè sono pratica sempre meno sempre più lunatica ma c'è una casa troppo vuota di parole che è ancora il centro del sentimento sono le cose che ti ho nascosto credo da qui sento che non c'è niente che ci faccia ritrovare almeno per finta ma la vita va avanti sai e sono utili anche gli errori ma la vita va avanti ma dove sei ma e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui ma dove sei e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui ma dove sei e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare (da qui sento che la nostra lontananza è una domanda senza risposta come la tua pelle sempre pura fresca come l'aria da qui sento che emozioni non ne ho come in una strada senza uscita da qui le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui) da qui ma dove sei e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui.
Da qui sento che la nostra lontananza e una domanda senza risposta come la tua pelle sempre pura fresca come l'aria,ma c'è un deserto troppo arido e di silenzio che ha preso il posto al sentimento sono errori che ti ho nascosto credo,da qui sento che non c'è niente che mi possa consolare almeno per finta che l'amore poi vince sai con tutti i brividi e le emozioni che l'amore poi vince,ma dove sei ma e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui ma dove sei e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui da qui sento che emozioni non ne ho come in una strada senza uscita perchè sono pratica sempre meno sempre più lunatica ma c'è una casa troppo vuota di parole che è ancora il centro del sentimento sono le cose che ti ho nascosto credo da qui sento che non c'è niente che ci faccia ritrovare almeno per finta ma la vita va avanti sai e sono utili anche gli errori ma la vita va avanti ma dove sei ma e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui ma dove sei e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui ma dove sei e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare (da qui sento che la nostra lontananza è una domanda senza risposta come la tua pelle sempre pura fresca come l'aria da qui sento che emozioni non ne ho come in una strada senza uscita da qui le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui) da qui ma dove sei e con chi stai ci pensi mai le domeniche in riva al mare quell'inverno che dormivamo qui.
A Creta, dagli inizi del secondo millennio (-) è la civiltà dei grandi palazzi (Cnosso, Festo ecc.), prodotto di una economia evoluta - i Palazzi sono posti nel cuore delle zone fertili -, in cui è una precisa divisione del lavoro, con una gerarchia politica che fa capo a un principe: è la civiltà "minoica" che intesse relazioni commerciali con i paesi civili del mediterraneo orientale, e con i centri della Grecia che si vanno formando.In Grecia, all'inizio del secondo millennio è un'invasione o penetrazione di genti di lingua indoeuropea, provenienti dall'europa orientale, praticanti una economia fondamentalmente pastorale; una parte di questi popoli si stabilì nelle regioni montuose della Grecia settentrionale mantenendo le abitudini pastorali, un'altra parte si sovrappose alle popolazioni indigeni in parte urbanizzate che abitavano il resto della penisola. Prevalsero le nuove lingue indoeuropee e in parte le religioni dei nuovi popoli, anche se sopravvissero culti pre-invasione. Fu una cultura mista che in 2-3 secoli compì dei progressi: intorno al 1600 (-) troviamo ricche residenze principesche (soprattutto a Micene, di qui il termine di "civiltà micenea") e da modi di vita influenzati da quelli cretesi ed egiziani. Nei due secoli successivi essi prevalsero sui cretesi e dominarono l'isola. Dopo la distruzione definitiva di Cnosso (all'incirca nel 1400 -) Micene raggiunse la massima ricchezza, assieme a Tirinto, Pilo, Atene, e ai centri sparsi tra la Laconia e la Tessaglia. Sappiamo che nei rapporti diplomatici (ad es. con gli Ittiti) si presentavano come una potenza unita, anche se non sappiamo con precisione quale forma li governasse all'interno, se fossero una confederazione di principati o altro.Nello stesso periodo, sulla costa nord-occidentale dell'Anatolia, fioriva il dominio della città di Troia, che raggiunse un notevole grado civile grazie alla sua posizione geografica; essa fu distrutta, pare, nella seconda metà del XIII secolo. E' possibile che la distruzione sia stata causata da una guerra, così come è detto nei poemi omerici e nella tradizione epica orale greca, che siano stati i greci micenei, da soli o in alleanza con altri popoli.Quello che sappiamo è che la civiltà micenea ebbe fine nel XII secolo (-), quando si verificò una nuova penetrazione di popolazioni indoeuropee: i Dori e i popoli che si erano fermati nel nord-ovest calarono nella penisola fino a raggiungere le isole meridionali. I popoli micenei emigrarono in parte verso le coste anatoliche, in parte rimasero: è certo però che tra XI e VIII secolo (-), periodo che coincide con l'era del ferro per la Grecia, si ha una fase regressiva dal punto di vista delle conquiste civili.
questa a la storia di MICENE
FATTO DA GIUSEPPE
questa a la storia di MICENE
FATTO DA GIUSEPPE
mercoledì 21 ottobre 2009
La Grecia classica
Durante l'età classica greca, nel 500-300 a.C. circa , un gruppo di uomini straordinari, che viveva in una società che incoraggiava il pensiero e le arti, portò la società umana verso nuovi traguardi .
Le combattive città stato di Atene e Spartagiunsero a controllare un'ampia area al di fuori delle loro mura ; gli spartani divennero una grande potenza militare , mentre gli ateniesi coltivarono le arti e la cultura. I greci impararono molto dalle civiltà che li avevano preceduti , ma si deve a loro l'invenzione della democrazia.
Le combattive città stato di Atene e Spartagiunsero a controllare un'ampia area al di fuori delle loro mura ; gli spartani divennero una grande potenza militare , mentre gli ateniesi coltivarono le arti e la cultura. I greci impararono molto dalle civiltà che li avevano preceduti , ma si deve a loro l'invenzione della democrazia.
L'ETA' CLASSICA
508a.C.
Nascita della democrazia ad Atene.
500 a.C. ciirca
Inizio dell'età classica.
432 a.C.
Gli spartani creano un'alleanza con altre citta-stato , detta lega del Peloponneso, per resistere all'ivasione persiana e allearsi contro Atene.
431-404 a.C.
Guerra del Peloponneso (Atene contro Sparta)
valeria
ciao ma quando entrate su sto blog per parlare e chatttare?=)
e entrate anche su msn...
by valeria
e entrate anche su msn...
by valeria
martedì 20 ottobre 2009
L'età buia
Da stasera inizio ad inserire dei post di storia per approfondire le cose già fatte .Se ne avete voglia potete leggerle non è obbligatorio solo chi ne ha voglia. Buona lettura.
Il periodo che va dal 1200 all'800 a.C. circa prende il nome di Medioevo ellenico; è in quest'epoca che intervennero numerosi cambiamenti nella civiltà greco, come l'introduzione dell'uso del ferro
Intorno al 1200 a.C. in Grecia giunsero i Dori, un gruppo di Indoeuropei che si stanziarono nelle regioni più a nord.Essi erano culturalmente più arretrati delle popolazioni greche, infatti erano guerrieri che vivevano di rapine, di caccia e di pastorizia, ma conoscevano già l'uso del ferro.Questa invasione determinò un vasto movimento migratorio di Greci che, abbandonate le proprie terre, si trasferirono sulle coste dell'Asia Minore, dove fondarono città con usi, lingua e costumi greci (prima colonizzazione).Cominciò allora quel lungo periodo di tempo, i secoli bui della storia greca, di cui ben poco conosciamo, che fu detto medioevo ellenico.Durante questa epoca l'organizzazione statale micenea si frantumò e le condizioni di vita peggiorarono.Molte regioni si spopolarono, i commerci diminuirono, la popolazione, ridotta in povertà, tornò alla coltivazione dei campi e all'allevamento del bestiame, l'arte inaridì la sua creatività e forse si perse anche l'uso della scrittura.
L'età buia, tuttavia, fu non solo un'epoca di decadenza; a poco a poco la Grecia si riprese economicamente, uscì dal vuoto provocato dal crollo della civiltà micenea e costruì una società nuova. Nuova per la Grecia stessa, ma nuova anche per l'umanità intera.Il dominio del re si indebolì a vantaggio dei nobili, i grandi proprietari terrieri che, in grado di procurarsi le armi più costose conquistarono un primato economico, militare e politico e, gradatamente, determinarono la scomparsa della monarchia e la nascita dell'aristocrazia (potere dei nobili).
Intorno al 1200 a.C. in Grecia giunsero i Dori, un gruppo di Indoeuropei che si stanziarono nelle regioni più a nord.Essi erano culturalmente più arretrati delle popolazioni greche, infatti erano guerrieri che vivevano di rapine, di caccia e di pastorizia, ma conoscevano già l'uso del ferro.Questa invasione determinò un vasto movimento migratorio di Greci che, abbandonate le proprie terre, si trasferirono sulle coste dell'Asia Minore, dove fondarono città con usi, lingua e costumi greci (prima colonizzazione).Cominciò allora quel lungo periodo di tempo, i secoli bui della storia greca, di cui ben poco conosciamo, che fu detto medioevo ellenico.Durante questa epoca l'organizzazione statale micenea si frantumò e le condizioni di vita peggiorarono.Molte regioni si spopolarono, i commerci diminuirono, la popolazione, ridotta in povertà, tornò alla coltivazione dei campi e all'allevamento del bestiame, l'arte inaridì la sua creatività e forse si perse anche l'uso della scrittura.
L'età buia, tuttavia, fu non solo un'epoca di decadenza; a poco a poco la Grecia si riprese economicamente, uscì dal vuoto provocato dal crollo della civiltà micenea e costruì una società nuova. Nuova per la Grecia stessa, ma nuova anche per l'umanità intera.Il dominio del re si indebolì a vantaggio dei nobili, i grandi proprietari terrieri che, in grado di procurarsi le armi più costose conquistarono un primato economico, militare e politico e, gradatamente, determinarono la scomparsa della monarchia e la nascita dell'aristocrazia (potere dei nobili).
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